ARQUÀ POLESINE - “Assonautica crede nelle potenzialità di Arquà Polesine come luogo di visitazione nel circuito dello slow tourism polesano e del bike and boat in Polesine”.
Questo il commento del presidente di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia Luigi Duò alla premiazione del Premio Raise 2022, la cui 29esima edizione si è tenuta domenica 11 settembre scorso nel parco del castello di Arquà Polesine. “Si tratta - ribadisce Duò - di una meta già inserita nell’itinerario ‘Tra ville e castelli’ che abbiamo lanciato in via sperimentale ormai un paio di estati fa ed entrato stabilmente nella programmazione dell’offerta turistica locale. Grazie alla lungimiranza degli amministratori, tra cui l’assessore alla Cultura e presidente del Premio Raise Luigi Carlesso, che spesso si presta anche a vestire anche i panni di guida, chi naviga lungo il Canalbianco può fermarsi in questo borgo incantevole e ammirare la bellezza del complesso monumentale del castello, con la sua corte, i portici e i bellissimi affreschi interni”. All’evento finale, destinato ad autori di poesie e racconti in lingua veneta, sono intervenuti anche il presidente di giuria Natalia Periotto Gennari, membro del del comitato scientifico del Cur di Rovigo (di cui tra le altre cose fa parte anche lo stesso Duò, ndr) e il sindaco Chiara Turolla: per la sezione poesia prima classificata è risultata Luciana Gatti con la poesia “Sulla peste da Dante a Verona”, per la prosa Dante Clementi con il racconto “Ritorno”, mentre per la sezione Veneti nel mondo sono stati premiati Elvis Malusà Nacinovich (poesia) e Mario Simonivich (prosa), entrambi provenienti dalla Croazia. Nel volume stampato in occasione del premio, trovano spazio anche un articolo di Raffaele Peretto, già presidente del CPSSAE, in cui si parla delle prime esperienze di navigazione turistica organizzate nella “Mesopotamia d’Italia” a conferma del forte interesse, pienamente condiviso da Assonautica, di promuovere il Polesine e le sue mete a valenza culturale, tra cui Arquà Polesine. Nel libro trovano spazio anche altri interventi significati come ad esempio quello del presidente del Cur Diego Crivellari sulla bonifica o dello studioso Marco Chinaglia che ripercorre le vicende che legano il Polesine alla storia con particolare riferimento a Venezia e al primo conflitto mondiale, fatti poco conosciuti ma di assoluto interesse. Patrocinato dai Comuni di Rovigo, Adria, Lendinara, Pincara, San Bellino, Arquà Polesine, Provincia di Rovigo, Cur, Regione Veneto con il contributo di Banca del Veneto Centrale, il premio ha visto partecipare diverse scuole polesane dalle primarie ai licei coinvolgendo anche il gruppo locale degli sbandieratori, eccellenza riconosciuta ormai in tutta Europa e che annovera anche un gruppo di giovani che quest’anno ha vinto ben due titolo italiani under 15 di categoria. La giornata di Arquà ha visto anche l’esposizione di quadri realizzati dall’associazione Barbujani nel porticato dell’antico maniero; quanto agli affreschi cinquecenteschi del castello, una vera e propria meraviglia, si può notare il fiume Po donare una piuma alla giovane Venezia e riconoscere già nelle testimonianze di allora aglio, zucche, grano e mais, prodotti forti dell’agricoltura nostrana, a riprova del legame strettissimo che esiste da sempre tra Polesine e Venezia.