ROVIGO - Una giornata tra mito e realtà dedicata all’acqua e alle sue suggestioni. Giovedì 16 novembre, al Museo dei Grandi Fiumi, focus su “fiume di mezzo” e Adigetto
con un incontro a cura di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia che ha svelato aspetti storici, naturalistici, economici ma anche legati ai recenti eventi di promozione e valorizzazione. Davanti a una platea di decine di studenti - in sala la II A della media Casalini e la I B dell’ITIS Viola - e dopo i saluti del sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, che ha sottolineato l’impegno di Assonautica a favore dello sviluppo e tutela del territorio, e del consigliere provinciale con delega ai Trasporti Lorenzo Rizzato, che ha ricordato il “valore fondante e caratterizzante dell’acqua per il Polesine”, un gruppo di studenti della V A dell’istituto tecnico per geometri, accompagnati dal professor Angelo Milan, ha presentato uno studio sull’Adigetto a cui la classe ha lavorato lo scorso anno: un interessante viaggio lungo le sponde alla (ri)scoperta di questo antico corso d’acqua diventato ricerca fotografica, storica ma anche tecnica. A seguire, tre relatori hanno portato la loro diversa esperienza “sul campo”: il direttore del Consorzio di bonifica Adige Po Marco Volpin si è soffermato sull’importanza e il valore delle opere di bonifica per la sicurezza idraulica del territorio, Denis Maragno (Fiab Rovigo) ha centrato il suo intervento sul parallelismo tra il turismo che interessa il fiume Loira (Francia) e le potenzialità a livello di visitazione che netressa io tracciato degli oltre sessanta chilometri dell’Adigetto, mentre il presidente del Gruppo Remiero Adigetto (GRA) Eligio Garbo ha raccontato delle tante iniziative e manifestazioni, dalle dieci edizioni della discesa lungo l’Adigetto, ai recenti eventi sul Canalbianco passando per la Voga Lunga del Polesine, la cui prima edizione in Po è andata in scena con successo nello scorso mese di maggio. Prima delle conclusioni, il presidente di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia Luigi Duò ha tracciato un breve excursus storico della navigazione in acque interne polesane, ricordando l’impegno dell’associazione per il riconoscimento delle acque interne nell’ambito del grande Piano del mare, battaglia condotta a fianco dell’Ente Parco del Delta del Po e della Regione Veneto. Chiusura di giornata affidata infine a Raffaele Peretto (CPSSAE) che ha ribadito l’importanza di questo territorio, “la più giovane terra d’Europa, dove l’uomo gestisce il territorio vicino al mare e in molti casi anche ‘al di là’ di questo, già noto a Plinio il Vecchio che ne descriveva la bellezza parlando delle foci dei vari rami del Po e dei collegamenti interni realizzati fin dall’epoca etrusca”. L’incontro, secondo di tre appuntamenti ai Grandi Fiumi dedicati al tema dell’acqua, segue “Tre onde in mare: formazione del Delta e presenza veneziana” a cura di Sandra Bedetti, Antonio Giolo e Raffaele Peretto (tenutosi il 9 novembre) e precede quello del 23 novembre, “Riflessi d’ambra: tra storie e miti”, performance unica dello stesso Peretto: tutti gli eventi rientrano nell’ambito del progetto “Acque venete: realtà, sogno, miti ed emozioni”, in ricordo dell’artista Francesco Lucianetti, aperto da una mostra itinerante di suoi quadri e altri autori inaugurata il 3 novembre (chiude i battenti il giorno 26) presso le sale polivalenti del complesso olivetano e che si conclude con un’estemporanea d’arte a premi nel segno di Fetonte nel weekend 18-19 novembre, in piazza Vittorio Emanuele. Per info sulle diverse proposte di visitazione e navigazione e per rivedere le relazioni e il filmato proiettato durante l’incontro, consultare il sito www.assonauticavenetoemilia.it.