ROMA - Anche una delegazione veneta di Assonautica alla presentazione del XII rapporto sull’economia del mare: Alba Rosito, membro del direttivo di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, e Marino Masiero, presidente di Assonautica Venezia e vicepresidente di Assonautica Italiana, hanno partecipato all’evento tenutosi mercoledì 10 luglio presso la sede di Uniocamere di Roma,
appuntamento al quale ha presenziato anche il presidente Andrea Prete recentemente riconfermato per acclamazione presidente nazionale. Si è trattato dell’occasione per un nuovo focus sulla cosiddetta “blue economy” grazie al contributo portato dal lavoro del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”, realtà a cui da molti anni è affidata la raccolta dati riguardante l’economia del mare: un’iniziativa della Camera di Commercio di Frosinone-Latina il cui presidente Giovanni Acampora è da alcuni anni anche presidente di Assonautica Nazionale. Prima della presentazione del rapporto sono intervenuti il Ministro Adolfo Urso, il presidente di Unioncamere Andrea Prete e lo stesso Acampora, elogiato per il grande impulso che Assonautica ha dato e continua a dare per lo sviluppo del settore nautico vista la collaborazione con Assonautica. A illustrare i risultati del rapporto, il coordinatore dell’Osservatorio nazionale sull’economia del mare Antonello Testa e il direttore generale del Centro Studi “Tagliacarne” Gaetano Esposito: importanti i dati portati all’attenzione dell’assemblea, che hanno ancora una volta evidenziato l’importanza dell’economia del mare per l’Italia, in particolare per il sud del Paese anche se l’interesse verso il comparto è ormai a livello europeo con trasporti e logistica che risultano i settori che più influenzano lo sviluppo di territori, in particolare quelli costieri, agendo da moltiplicatori dell’economia. Anche Rovigo entra di diritto nei dati resi dal Rapporto, risultando settimana livello nazionale per incidenza dell’economia del mare sull’economia della provincia, dato collegato all’importanza della filiera ittica tra le imprese, come evidenziato dal numero di realtà del settore che indica il Polesine al secondo posto in Italia dopo Napoli. In chiusura di lavori, moderati da Nunzia De Girolamo, il Ministro Nello Musumeci ha rimarcato che l’esecutivo lavora al collegato alla Finanziaria utilizzando i contenuti programmatori del Piano del mare e i dati del Rapporto sull’economia del mare con l’intento di render disponibili fondi per creare opportunità di sviluppo. “Visto che il rapporto sull’economia del mare evidenzia la potenzialità di sviluppo del settore con prevalente interesse delle regioni meridionali - rileva Alba Rosito - ritengo che per il nord e in particolare nord-est, studi come quello di Ca’ Foscari sui riflessi positivi sull’economia di investimenti per lo sviluppo della navigazione litoranea veneta e vie d’acqua collegate, e più recentemente quello dello Studio Ambrosetti sull’idrovia che collega il Mar Adriatico alla Pianura Padana presentato recentemente presso l’Interporto di Rovigo, andrebbero portati all’attenzione del Ministero del Mare per evidenziare anche le potenzialità di sviluppo dell’economia collegate alla navigazione sulle vie fluviali e costiere del nord Italia”.