ROVIGO - Un seminario sul diritto della navigazione in acque interne. Venerdì 12 novembre il CUR, Consorzio Universitario di Rovigo, ha ospitato un importante evento con l’intervento di Massimiliano Grimaldi, presidente di Aidni (Associazione italiana diritto navigazione acque interne) e massimo esperto nazionale in materia.
L’appuntamento, fortemente voluto da Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia con il sostegno della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, ha presentato un focus sulla normativa giuridica che regola la navigazione su canali, fiumi e laghi l’acqua: una trentina le adesioni in presenza con altrettante persone collegate da remoto in varie parti d’Italia. Il professor Massimo Campailla, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, portando i saluti dell’ateneo ha ricordato come “quello odierno è uno dei primissimi eventi che ospitiamo dopo la ripartenza. L’Università è realtà aperta al territorio e il confronto con la società del territorio che ci ospita è fondamentale. Crediamo fortemente in tematiche come quella di cui si discute oggi, come dimostra il percorso di studi in Diritto europeo dei trasporti attivo presso il Cur”. “La Regione Veneto - ha rilevato la consigliera regionale Laura Cestari - intende valorizzare sempre più idrovie e navigazione interna, lo conferma l’avvio con Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte all’accordo che assegna maggiori funzioni ad Aipo in materia di infrastrutture ciclabili”. Vitaliano Bressanin, presidente di Interporto Rovigo, ha sottolineato che “a livello europeo la navigazione interna italiana è a quasi a zero rispetto ad altre realtà in cui è ampiamente presente, occorre sviluppare questa sensibilità che rappresenta un elemento importante di sviluppo economico compatibile con le esigenze di tutela ambientale”. Tre le sessioni di studio condotte da relatore, due al mattino una alla ripresa dopo la pausa nel pomeriggio: nella prima, dedicata alla progettazione e costruzione delle navi della navigazione interna e al loro regime amministrativo, Grimaldi ha fatto una panoramica del relativo quadro normativo in vigore, partendo dal decreto legislativo n. 114/2018 di recepimento della direttiva UE 2016/1629 e del quale ha illustrato i contenuti (requisiti tecnici, obblighi di certificazione, fattispecie delle deroghe, attività di vigilanza e aspetto sanzionatori) e proseguendo con l’illustrazione delle disposizioni del codice della navigazione, datato 1942, e del regolamento della navigazione interna, datato 1949, in materia di carte e libri di bordo. Altro importante tema sul quale Grimaldi si è soffermato è stato quello dei titoli professionali del personale della navigazione interna, il quale può continuare a navigare sulle idrovie italiane con i titoli nazionali (senza, dunque, doversi munire della certificazione europea) dal momento che le idrovie italiane non sono collegate alle idrovie di altri Paesi dell'Unione europea. Nella seconda sessione si è parlato di contratti di locazione e di noleggio delle navi della navigazione interna e di traporto per vie navigabili interne e intermodalità: Grimaldi ha illustrato gli aspetti salienti del Decreto ministeriale 29/10/2020 “Incentivi per lo sviluppo e la valorizzazione del trasporto di merci per vie navigabili interne e per vie fluviomarittime” e del Piano nazionale strategico della logistica e della portualitá del 2015, sottolineando necessiti in realtà di essere in parte ancora attuato in concreto. Terza e ultima parte di studio è stata riservata a nautica da diporto e concessioni demaniali con finalità turistico-ricreativa, con illustrazione del decreto legislativo n. 5/2016 e della recentissima e importante sentenza n. 18/2021 dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che ha demolito, stante la sua incompatibilità con la normativa europea, la norma nazionale che aveva prorogato la durata delle suddette concessioni sino al 2033 e ha disposto la cessazione della loro efficacia al 31.12.2023 (da quella data le concessioni in questione dovranno essere assegnate soltanto attraverso procedure di evidenza pubblica). Conclusioni di giornata affidate infine al professor Diego Crivellari, ex parlamentare molto attivo e propositivo in materia di idrovie e navigabilità interna durante il suo mandato e oggi presidente del Cur: “Auspico che appuntamenti come questo possano diventare cadenzati, vanno rilanciati non solo perché focus importanti per gli addetti ai lavori ma anche per pensare a proposte da portare all’attenzione della politica per risultare utili al comparto. Si tratta - ha concluso - di una sfida da strutturare e provare a vincere tutti insieme, operatori, competenze accademiche e mondo della politica: la nostra intenzione è aprire le porte dell’Università per renderla sempre più un laboratorio di idee su temi di dibattito e confronto, come ad esempio quello delle concessioni demaniali, oggi più che mai caldo e attuale”. All’evento sono intervenuti anche Pier Giovanni Buson di CNA Rovigo in rappresentanza della filiera di imprese nautiche e Marino Masiero, presidente di Assonautica Venezia e vice presidente nazionale di Assonautica.